lunedì 29 ottobre 2012

N°15

"Che cosa c'è in un nome? 
Quel che noi chiamiamo col nome di rosa, 
anche se lo chiamassimo d'un altro nome, 
serberebbe pur sempre lo stesso dolce profumo."

William Shakespeare, Romeo e Giulietta




martedì 23 ottobre 2012

Tea club, très chic!

di Lulù



"Esiste un tè buono e uno cattivo, così come esistono dipinti belli a altri brutti – questi ultimi più frequenti. Non esiste ricetta per preparare il tè ideale, così come non ci sono regole che consentano di creare un Tiziano o un Sesson."
(Okakura KakuzōIl libro del tè, 1906)


Abbiamo già trattato di té (Una piacevole tradizione: il 5 o'clock tea)ma   ritorniamo volentieri sull'argomento!
Sfoderate il vostro servizio da tè migliore..  perché oggi scriveremo di uno speciale Tea Club che, oltre ad essere Tea, è anche Literary! 

Tenendo presente che il tè è la seconda bevanda più consumata al mondo dopo l'acqua, mentre il club è un'associazione che alle origini nasce appunto con finalità culturali-ricreative, il Litarary Tea Club in questione è un connubio davvero vincente.

Amanti della lettura (e della letteratura) le ragazze del Club, un gruppo di amiche, hanno deciso di raccontarsi le loro impressione letterarie davanti ad una buona tazza di tè, seguendo una lista di top books, che non potevano assolutamente mancare nella loro libreria virtuale di aNobii



Ma cosa è davvero indispensabile per fondare un piccolo club del tè?

1.Un nome significativo che caratterizzi al meglio l'attività del nostro club e, perché no, anche un piccolo logo.
2.Una tematica che svolga la funzione di fil rouge, come nel caso delle ragazze la letteratura.
3.Un calendario ben strutturato degli incontri, per mantenere vivo l'interesse e l'impegno preso. 
4.Un servizio da tè magari vintage, con le tazze tutte diverse. 
5.Aggiungerei un quinto punto, imprescindibile per una golosina come me.. tanti dolcetti e tanta creatività! 

A questo proposito vi allego due ricette, tratte da due blog che seguiamo, che hanno suscitato il mio interesse e che mi sembrano particolarmente azzeccate per un tea time!









domenica 21 ottobre 2012

Se fosse sempre Domenica..

di Lulù e Anacleto


Voglia di relax! Con una giornata autunnale stupenda come quella di oggi, è stato inevitabile correre con la fantasia e con le quattro ruote della nostra macchinina alla ricerca di un po' di tranquillità. Se da un lato, infatti, il week-end ci serve per "ricaricare le batterie", dall'altro può essere la giusta occasione per alzarsi presto per fare quello che veramente ci piace fare, senza mugugnare davanti all'armadio o correre trafelati alla metropolitana.


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La scelta è ricaduta su Capo di Ponte, e per la precisione su Naquane, piccolo paese della Val Camonica famoso per le incisioni rupestri del Parco Nazionale delle Incisioni Rupestri, anche bene dell'UNESCO. Al suo interno un ambiente naturale, davvero suggestivo in autunno, dominato da castagni, abeti, betulle e carpini, permette la contemplazione di ben 104 rocce di arenaria dal colore grigio-violaceo.

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Alle incisioni Neolitiche, risalenti all'età del Ferro si affiancano simpatiche Amanite Muscarie (Attenzione! Non sono commestibili!), che occhieggiano tra il verde del muschio e il giallo delle foglie secche. Unite il tutto ad un goloso pic-nic ed una crostata con la marmellata della nonna per merenda, e avete scoperto la nostra ricetta della felicità!

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lunedì 15 ottobre 2012

UNA CAMICIA DI OTTIMA FATTURA


di Anacleto

Ogni Principe Ranocchio che si rispetti, ha nel proprio armadio una serie invidiabile di camicie, una per ogni diversa occasione. (LE 19 CAMICIE).

Ma quali sono gli accorgimenti per acquistare una camicia di qualità? Ecco di seguito un piccolo vademecum da seguire per garantirsi una camicia di gran classe!

1. La forma del colletto è molto importante per identificare il tipo di camicia. Quando il colletto deve essere rigido, una camicia di qualità ha all’interno del colletto due bacchette estraibili che fungono da sostegno al risvolto. In altri casi invece, specialmente se il colletto è morbido, queste bacchettine di plastica sono bandite. In camicie di lusso, le bacchettine potrebbero essere in ottone; anch’essere aiutano il colletto a stare in piega, specialmente mentre si indossa una cravatta.

2. I bottoni in una camicia di qualità devono assolutamente essere in madreperla, duri e resistenti all’usura. I passanti per il filo possono essere due o quattro su ogni bottone, anche se le quattro asole facilitano un fissaggio maggiore alla camicia.

3. Una camicia di buona fattura deve avere diverse pieghe dovute alla cucitura tra il polsino e l’attaccatura della manica. Inoltre nella parte interna della manica ci deve essere un bottone che aiuta ad arrotolarla nelle giornate più calde.

4. Le camicie di ottima qualità hanno, nella parte anteriore l’asola finale posizionata orizzontalmente, possibilmente cucita a mano con colore del filo in contrasto rispetto alla fantasia della camicia.


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5. La parte posteriore della camicia che si posiziona sulle spalle, in una camicia di qualità è divisa in due parti simmetriche. In base all’altezza delle spalle di una persona, la sua altezza varia in modo da adattarsi alla postura. La cucitura in più denota inoltre un’attenta cura dei dettagli, che si può trovare solo in una camicia di buona fattura.

6. Tra parte posteriore e anteriore della camicia è cucito un triangolo di stoffa di rinforzo che aiuta a tenere insieme le due parti. Solitamente il colore della stoffa è in contrasto rispetto a quello della camicia, tanto da indentificare la griffe della camicia stessa.

7. La pattina di una camicia di buona fattura può essere doppia o semplice: il primo tipo identifica le camicie più sportive, mentre il secondo tipo identifica le camicie eleganti. 
Le cuciture devono avere assolutamente otto punti per ogni centimetro: ciò aiuta il tessuto a non arricciarsi dopo il lavaggio della camicia.

8. Il motivo della camicia deve coincidere il più possibile nelle diverse parti di stoffa cucite tra di loro. Per esempio sull’attaccatura della manica o della spalla, la fantasia del tessuto dovrebbe coincidere. Questo dettaglio identifica senza dubbio una camicia di ottima qualità.


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I dettagli sono sempre essenziali, in questo caso per riconoscere una camicia di buona fattura da portare sempre con lo stile che identifica ogni Principe Ranocchio!



lunedì 8 ottobre 2012

IL BON TON DEI MEZZI PUBBLICI


di Anacleto

I mezzi pubblici sono, per molti di noi, una quotidianità per recarsi al lavoro o in università.
Ma come ci si deve comportare in maniera corretta e rispettosa per gli altri ma soprattutto per noi stessi? Esistono semplici accorgimenti da tenere presenti per rendere ogni viaggio in metropolitana o in tram piacevole per ogni passeggero.

SIGNORA, SI SIEDA QUI!
Ogni Principe Ranocchio sa infatti che il posto va ceduto senza pensarci due volte, alle persone più anziane, alla donne in stato interessante e a qualsiasi persona che sia in difficoltà sui mezzi: utenti disabili, non vedenti o più semplicemente utenti con valigie ingombranti, passeggini, borse.



MI SCUSI, GRAZIE!
Un altro trucco per rendere un viaggio piacevole è quello di prepararsi in anticipo per scendere dal mezzo: in questo modo si eviteranno spintoni e discussioni inutili, specialmente se il mezzo è molto affollato. Non serve chiedere se la persona posizionata davanti alla porta scende, soprattutto quando i mezzi sono molto affollati. L’importante è trovarsi già nei paraggi dell’uscita prima della fermata, in modo da far capire la propria intenzione. Eventualmente un “mi scusi” accompagnato da un sorriso sarà il passpartout  per raggiungere l’uscita del mezzo senza grossi problemi.

SALIRE PRIMA CHE IL TRAM RIPARTA!
Nel caso invece si voglia salire sul mezzo, è giusto ricordarsi che per prima cosa va fatta scendere la gente in uscita, per poi accingerci all’entrata prima che l’autista chiuda le porte. Nel caso di mezzi molto affollati è consentito entrare anche dagli accessi per l’uscita per velocizzare le fasi anche se, un principe ranocchio che si rispetti sale sempre dall’ingresso corretto.

SI IL 19 PORTA IN CENTRO!
Un ultimo suggerimento è quello di essere sempre gentili con chi vi chiede  un’informazione e ha bisogno di sapere se il mezzo interessato porta in un determinato luogo: la prossima volta potrebbe capitare a noi e ricevere una risposta maleducata non fa mai piacere.

Bastano poche e semplici regole per convivere sui mezzi pubblici anche negli orari di punta. Un po’ di riguardo e di rispetto verso gli altri utenti saranno gli ingredienti giusti per trasformare ogni viaggio in un momento di quotidiana gentilezza!


sabato 6 ottobre 2012

N°13

La semplicità è un vero lusso. 
Quando pensiamo alle cose "semplici"ci rendiamo conto che in realtà sono davvero le più importanti. 
La prossima volta che arrostiamo castagne sul fuoco del camino scambiandoci confidenze con un'amica, camminiamo sulla spiaggia per mano della persona che amiamo, ridiamo di gusto perché fradici per un acquazzone, ricordiamoci che stiamo assaporando una delle risorse più rare del mondo in grado di renderci felici: la semplicità.



Dedichiamo la Postcard N°13 - una bimba sorridentissima su un'altalena del Rock Garden di Chandigarh - a Laura Mint  thecatsedge.blogspot.it che ci ha conferito il PREMIO SEMPLICITY.



martedì 2 ottobre 2012

La lingerie: nulla al caso!

di Lulù

La biancheria intima elegante è piacevole, ci fa sentire a nostro agio ed apparire al meglio delle nostre possibilità. 
La storia della biancheria intima, ha origini molto antiche, ma solo in epoca vittoriana si utilizzò per la prima volta il termine lingerie, per riferirsi a quei nuovi preziosi ed innominabili elementi della nuova eleganza. 
Mentre dunque un tempo l'intimo era davvero segreto, oggi è decisamente esibito diventando talvolta parte integrante di un outfit, in modo più o meno consono.

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Ecco dunque cosa non dobbiamo mai dimenticarci:
1. Dato che oggi non si usano più mutandoni e sottovesti di pizzo, ma si è indirizzate su una lingerie "minimal", i pezzi devono essere coordinati ( stesso colore, stoffa e modello).
2. L'intimo deve modellare perfettamente senza lasciare spiacevoli segni sotto abiti o pantaloni particolarmente attillati.
3. La scelta del colore è assolutamente personale, però nel dubbio i colori neutri (champagne,bianco, nero, beige) o pastello, sono i più indicati.
4. La seta è davvero stupenda e ricercata, il cotone è morbido e delicato, la microfibra è pratica
5. Un reggiseno con spalline amovibili è indispensabile e si adatta a qualsiasi linea di abito
6. La biancheria senza cuciture si adatta molto bene al jersey, perché non segna
7. Con un outfit bianco la biancheria deve essere color carne


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